Agora Latina: si alza il sipario sulla nuova stagione. Il presidente Mirko Rossetti " Abbiamo una squadra di qualità. Lo spogliatoio dovrà essere l' arma vincente".

Vacanze finite in casa dell' Agora Latina. Da oggi alle 18,30 presso il Centro Sportivo di Borgo Grappa inizia ufficialmente la stagione 2024 / 2025. Una rosa completa già dal primo giorno di lavoro quella che verrà consegnata al tecnico Roberto Giovannelli. Pronto il presidente Mirko Rossetti e il suo staff ad accogliere vecchi e nuovi giocatori per il saluto di rito. 

" L' emozione è quella come il primo giorno - afferma Mirko Rossetti - di scuola. Sto vedendo da parte di tutti che c'è molto interesse. Mi dicono che da una settimana a gruppi i ragazzi sono andati al campo Coni, per arrivare in preparazione con il peso forma e con le gambe un tantino leggere. Ho visto il programma della prima settimana di lavoro, mi veniva da svenire solamente a guardarlo, lo staff dirigenziale sta sistemando le ultime cose da fare, per non far mancare nulla, mi conosci ci tengo tanto all' organizzazione, su questo sono molto severo e sono contento di essere così. Abbiamo già iniziato con le visite mediche per non fare tutto di fretta, soprattutto con i nuovi. L' ultimo innesto quello di Piersanti è stato un ottimo colpo. Buon centrocampista di gamba, cominciamo con la serenità che ci contraddistingue, ma con grande professionalità. Abbiamo già programmato il nostro carnet delle amichevoli, il mister ci teneva a farle con squadre di categorie superiori e lo abbiamo accontentato, questo per vedere subito il livello e la qualità della nostra squadra. Ai ragazzi dico di pensare solo a lavorare, che dietro hanno una società seria.Io ci metto sempre la faccia e la mia parola la mantengo fino all' ultimo. Lo spogliatoio dovrà essere la nostra arma vincente, per esserlo ci deve essere un grande gruppo. Parte tutto dal gruppo, i ragazzi si dovranno mettere a disposizione del mister, solo così si possono ottenere i risultati. Noi dobbiamo solo pensare a fare bene, poi alla fine è sempre il campo quello che emette il verdetto".