San Michele: Il tecnico Peppe Bove " La sconfitta sta facendo tanto clamore, vuol dire che stiamo facendo bene . Non eravamo fenomeni prima, non siamo brocchi adesso"

20.01.2025 11:50 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Signori si nasce, il tecnico Peppe Bove lo è. Lui non si nasconde dietro una sconfitta che è arrivata dopo undici settimane. 

" Innanzi tutto - afferma Peppe Pepe - sto sentendo che questa sconfitta sta facendo tanto clamore, allora vuol dire che stiamo facendo bene, qualcosa di importante. Ieri è stata la classica partita dove abbiamo sbagliato i primi 30' pensavamo già di aver vinto la partita. Siamo scesi in campo senza mordente. Non abbiamo fatto nulla di quello che abbiamo fatto vedere fino alla scorsa settimana.Nonostante tutto siamo riusciti a portare in parità la partita. I ragazzi hanno cambiato registro, siamo rimasti in nove per due espulsioni,stupide, così non va bene. Numericamente siamo ridotti all' osso, e non possiamo pagare assenze importanti per squalifiche e altre per Infortunio. Per poter rimanere a certi livelli, queste cose non devono succedere, ma questo non deve essere buttato al vento tutto quello che abbiamo fatto Dopo undici risultati utili, la sconfitta ci può stare,  questo fa parte del nostro progetto di crescita, ogni anno ci sono degli innesti importanti, ci vuole ancora del tempo per raggiungere la giusta mentalità, siamo una delle squadre più giovani del raggruppamento, Non eravamo dei fenomeni prima, non siamo diventati dei brocchi adesso. Dobbiamo fare tesoro degli errori fatti,. Sulla carta adesso abbiamo due partite proibitive, Cisterna e Veroli, sono sicuro che i ragazzi le affronteranno nel migliore dei modi, ho visto in loro un grande rammarico, probabilmente questa sconfitta ci porta con i piedi per terra, non siamo noi che dobbiamo vincere il campionato, siamo in regola con quello che era l' obiettivo iniziale, una cosa è certa da qui alla fine non molleremo di un centimetro , domani alla ripresa degli allenamenti con serenità andremo ad analizzare le cose che non sono andate bene. Mi dispace tanto per il presidente Francesco Parente, e del direttore Alessandro Di Prospero, Ma guai a disunirci"   


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