Eugenio Fascetti l' ultimo dei romantici. Uno sempre diretto. Si è raccontato in racconti di " Un altro calcio"

18.02.2025 18:34 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Nel calcio non inventi niente - ha raccontato Eugenio Fascetti - La grande Ungheria già aveva il falso nove, ad esempio. Non sopporto il tiki taka. Non sopporto il nuovo lessico. Ripartenze, densità difensiva. La Juventus ha conquistato tanti scudetti di fila perchè aveva un muro dietro. Ricordatevi che con il libero si vince. E' così dai tempi di Beckenbauer, Scirea, Passarella. Ora invece nelle Scuole Calcio si insegnano subito la zona, e il pressing. Eppure il calcio è semplice, dribbli un avversario e sei in superiorità numerica. Oggi chi salta un avversario è una piacevole eccezione. Cosa mi immagino per il mio futuro? Voglio vivere ancora a lungo, a patto di avere ancora la testa lucida. Poi mi piacerebbe che qualche giovane allenatore venisse a vedere i miei diari. Ho sempre scritto il mio lavoro, giorno dopo giorno, anno dopo anno". 

Eugenio Fascetti


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